"Corto muso": la metafora di Allegri è già tormentone. E mette l'ippica sotto i riflettori

E' virale l'intervista del tecnico della Juventus: l'allenatore labronico è da sempre un grande appassionato di cavalli

Allegri in conferenza stampa a Ferrara

Allegri in conferenza stampa a Ferrara

Livorno, 14 aprile 2019 - Che l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ami l'ippica e i cavalli è cosa arcinota. Ma l'ultima metafora tra i cavalli e il calcio detta in conferenza stampa diventa subito tormentone. E' accaduto nella sala stampa del "Mazza" di Ferrara dopo la partita persa dai bianconeri contro la Spal. Un match perso per 2-1, in cui "Acciuga" ha deciso di mettere in campo un undici davvero inedito.

Diversi i calciatori della Primavera in campo per preservare i campioni in vista della sfida decisiva di Champions League contro l'Ajax, sfida che potrebbe dare le semifinali alla Juventus. E durante la conferenza stampa si parla del vantaggio ormai incolmabile rispetto al Napoli e dell'occasione sprecata: bastava un pareggio ad Allegri per conquistare l'ottavo scudetto consecutivo del team piemontese.

E invece la festa è rimandata. Allegri in conferenza stampa parla del fatto che il vantaggio, pur ampio della sua squadra, conta poco. In fondo, spiega, per vincere lo scudetto basta arrivare un punto sopra il Napoli. E per sottolineare il suo concetto usa una metafora: nell'ippica, il cavallo che vince la corsa può arrivare al fotofinish anche pochi centimetri prima dell'avversario, mettendo davanti semplicemente il muso.

"Corto muso" è l'espressione tecnica con cui si indica questa situazione. La conferenza stampa, condivisa sui social, è diventata virale. Quel "corto muso" ha girato tutto il web e ha fatto sorridere i tifosi. 

Soprattutto quelli labronici e intenditori di ippica, visto che Allegri non ha mai fatto mistero del fatto che fin da piccolo abbia frequentato le sale corse e gli ippodromi insieme al nonno. Sono innumerevoli le metafore sull'ippica di Allegri in conferenza stampa. L'anno scorso, per spiegare perché avesse escluso il difensore Benatia dai convocati, spiegò che "i cavalli vincenti dopo un po' di successi devono andare al prato a riposarsi". Mentre resta storica anche la battuta sul cavallo Minnesota: "Mi dissero che Minnesota non avrebbe vinto, che era più facile che io diventassi allenatore della Juventus. Lo sono diventato davvero, e fra l'altro Minnesota poi ha vinto". 

L'ippica, peraltro settore che ha conosciuto in questi ultimi anni una crisi fortissima, ringrazia: finire sotto i riflettori del pubblico del calcio non è banale. Non sarà la ricetta per superare il momento difficile, ma la passione di Allegri è reale.