Incredibile ma vero: il Livorno passa di mano. È stato nella tarda serata il passaggio di quote dal presidente Aldo Spinelli all’imprenditore Rosettano Navarra, che con il 21% diventa l’azionasta di maggioranza relativa e che è stato eletto nuovo presidente del Livorno. Vice presidente sarà l’imprenditore Aimo, mentre gli altri azionisti sono Corniglia, Casella, Ferretti e, con una quota del 10%, lo stesso Spinelli. Oggi dovrebbe esserci la presentazione dei nuovi soci. E c’è tanta emozione nelle parole di Aldo Spinelli, che dopo 21 anni e mezzo lascia così la guida della società amaranto.
Buonasera presidente, possiamo ancora chiamarla così?
"Beh, resto ancora presidente del Gruppo Spinelli. Abbiamo venduto il 90% della società, Navarra domani (oggi, ndr) sarà a Livorno per illustrare i dettagli dell’operazione".
Come si sente in questo momento?
"Guardi, mi dispiace tantissimo lasciare il Livorno, ma purtroppo dopo 21 anni era giusto passare la mano. Per me è comunque un dispiacere enorme, anche se credo che sia giusto ascoltare i tifosi. E loro non ci volevano più. Le dirò di più...".
Che cosa?
"Il calcio senza tifosi non esiste. Il calcio per me è passione e riconosco che negli ultimi anni avevo un po’ mollato. L’amarezza è tanta, ma è giusto che sia andata così. Adesso auguro a Navarra e agli altri azionisti di riportare presto il Livorno in B".
E qui Spinelli ci saluta, con gli occhi velati dalle lacrime e la voce che si fa tremante. Finisce un’era, dunque, e la speranza dei tifosi amaranto è che se ne possa aprire presto un’altra, ricca di successi e carica di passione. Quella che negli ultimi anni, complici anche le scelte sbagliate (ma non solo quelle) della società. Il Livorno ha voltato pagina: inizia un nuovo capitolo della gloriosa storia amaranto.
Igor Vanni