Pordenone-Livorno 2-2: gli amaranto sfiorano il colpaccio

Un punto per gli amaranto nel giorno del ritorno di Breda

Roberto Breda

Roberto Breda

Livorno, 8 febbraio 2020 - Con il ritorno di Breda arriva il pari alla Dacia Arena per gli amaranto. Dopo esser andato sotto, il Livorno rialza la testa e con personalità si guadagna il meritato vantaggio grazie a Bogdan e Marras. Il Pordenone riporta il match in parità con il sibilo di Chiaretti. Luci e compagni escono dal campo con la consapevolezza di aver sfiorato la vittoria. (RIVIVI LA PARTITA MINUTO PER MINUTO) Primo tempo Passato Paolo Tramezzani, il Livorno va in campo con il rientro in panchina del tecnico veneto Roberto Breda, nella speranza di portare via punti preziosi dalla Dacia Arena di Udine nella sfida contro il Pordenone di Attilio Tesser.

I neroverdi schierano in campo il neo acquisto Tremolada, il trequartista di qualità arrivato dal Brescia ed i padroni di casa, proprio grazie ai suoi numeri, si rendono spesso pericolosi dalle parti di Plizzari. Il primo squillo arriva dai friulani, passati 3’ sul cronometro Strizzolo dialoga con Ciurria, con quest’ultimo che prova una conclusione che esce di un soffio dalla porta difesa dai labronici.

Passato il quarto d’ora ci prova anche Misuraca, ma stavolta il tiro non è lontano da quello del collega e viaggia largo dai pali di Plizzari. Il trend è uno solo, Pordenone in attacco e amaranto in difesa. Al 20’ Ciurria si beve Boben dall’out di sinistra, serve con un rasoterra Tremolada che ben appostato in area, non riesce a calciare in porta soltanto per la determinante opposizione del capitano amaranto Luci.

Il Livorno esce dal proprio guscio protettivo al 23’: Rizzo prende campo a centrocampo e serve Marras, l’attaccante accelera e punta la porta, ci prova con il destro ma si vede che non è il suo piede e Di Gregorio non fa molta fatica nel bloccare la sfera. Un minuto più tardi, i friulani reclamano un penalty per un presunto tocco di mano in area di Silvestre, ma Marini fa cenno di continuare. Gli animi si scaldano ed iniziano a svolazzare le prime ammonizioni, mentre per le troppe proteste viene espulso dalla panchina il preparatore atletico dei neroverdi Ivano Tito.

Gioca decisamente meglio il Pordenone ed a 5’ dal riposo, passa in vantaggio grazie ad un’azione da manuale: Tremolada premia Strizzolo autore di un ottimo taglio nel cuore dell’area, il centravanti difende la sfera e aspetta l’inserimento di Gavazzi che a due passi dalla porta, con il sinistro, infila il pallone sotto la traversa, 1-0.

Livorno in abbaglio dopo il gol subito e per poco non scivola sul raddoppio dopo un pasticcio difensivo che vede protagonista Plizzari, la risolve però Porcino anticipando il solito Gavazzi. Tutti a bere il tè caldo, ma prima arriva la tegola per i padroni di casa costretti a togliere dal campo Gavazzi per infortunio. Secondo tempo Non perde tempo Breda che lancia in campo il giovane ed intraprendente Enrico Del Prato, pronto a subentrare al macchinoso Boben. Lo sloveno non era proprio nel suo ruolo, infatti Boben ha dimostrato come da laterale basso non sia nel suo habitat naturale. Ma la ripresa inizia nel segno dei primi 45’, con i friulani a fare la partita.

Le prime due conclusioni sono di Ciurria e Tremolada, ma quest’ultimo non trova la forza nel suo tentativo e Plizzari blocca. Da lì, inizia la partita degli amaranto che gettano il cuore oltre l’ostacolo e con orgoglio, trovano l’inaspettato pareggio. Dopo alcuni tentativi arriva il corner al bacio di Marras, la traiettoria trova Bogdan, il croato anticipa De Gregori (uscita rivedibile per lui) e insacca per il pareggio, 1-1.

Il match si infiamma, gli amaranto all’arrembaggio con Braken che salta il portiere, mette nel mezzo ma non trova Marras in tuffo per pochissimo, la sfera sfila verso Luci che non ci pensa due volte a tirare: palo. Sul capovolgimento di fronte ci prova il Pordenone con Ciurria, ma a dire di no ci pensa Plizzari con un intervento super.

Al 22’ Luci e compagni si guadagnano il meritato vantaggio. Rocca vede il taglio di Braken, l’olandese danza sulla linea, salta Barison, cerca un compagno dentro l’area che viene trovato grazie alla deviazione sfortunata di Camporese, palla a Marras che non sbaglia, 1-2. Da lì il forcing dei padroni di casa che concedono, al 26’, un contropiede agli amaranto con il solito Marras che lanciato a rete trova l’opposizione dell’estremo difensore De Gregorio. Inizia l’egemonia neroverde, ma i tentativi di Chiaretti e Semenzato trovano il muro Plizzari.

Al 38’ arriva il 2-2: corner respinto dalla retroguardia amaranto, il pallone schizza fuori dall’area ed arriva sui piedi di Chiaretti: la traiettoria della conclusione inganna Plizzari e va in gol. Il Livorno comunque non accusa troppo il colpo e con personalità prova nuovamente a passare in avanti, ma la sfida è equilibrata e lentamente si spegne con il risultato di parità.  

Pordenone-Livorno 2-2 Pordenone (4-3-1-2): Di Gregorio; Semenzato, Camporese, Barison, De Agoastini; Misuraca (22’ st Bocalon), Burrai, Gavazzi (43’ pt Mazzocco); Tremolada; Strizzolo, Ciurria. A disp.: Bindi, Stefani, Vogliacco, Chiaretti, Pasa, Gasbarro, Bassoli, Candellone, Almici, Zammarini. All.: A. Tesser Livorno (4-3-3): Plizzari; Boben (45 st Del Prato), Silvestre, Bogdan, Porcino; L. Rizzo (12’ st Rocca), Luci, Agazzi; Murilo (30’ st Seck), Braken, Marras. A disp.: Zima, Ricci, Marie-Sainte, Morelli, Brignola, Trovato, Ferrari, Awua, Argadius. All.: R. Breda Arbitro: Marini di Roma. Marcatori: pt 40’ Gavazzi; st 8’ Bogdan, 22’ Marras, 38’ Chiaretti, Note: ammoniti Camporese, L. Rizzo, Rocca, Braken, Seck, Semenzato. Calci d’angolo: 4 a 5 in favore del Livorno. Recupero tempo: pt 1’; st 5’.