"Una corsa fantastica Livorno è pura emozione"

Il presidente Paolo Toccafondi fa un primo bilancio della stagione amaranto "Siamo in linea con le previsioni, ma bisogna continuare a lavorare sodo"

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Soddisfatto, ma con i piedi ben saldi a terra consapevole che gli obiettivi sono soltanto a breve termine. Paolo Toccafondi è puro realismo, è non creare aspettative nonostante sappia perfettamente cosa significhi essere il presidente di una società come il Livorno. È l’emozione della prima volta allo stadio, con quella sciarpa amaranto che scalpita di essere indossata, ma che soltanto a fine stagione sarà legata al collo. Toccafondi è parlare poco e agire con i fatti. Il settore giovanile, lo stadio, il derby con il Pisa. Tutti sogni in un cassetto pronto ad aprirsi, ma con calma e con i tempi giusti. Perché adesso l’attenzione è sul ritorno in campo contro il Fucecchio .

Presidente, un bilancio su questa prima parte di stagione?

"Da un punto di vista emotivo è stata a oggi una bella corsa e una soddisfazione per aver contribuito a rimettere in piedi tutta la struttura. Da quello sportivo per adesso siamo in linea, ma non abbiamo fatto assolutamente niente, non abbiamo ancora centrato nessun obiettivo".

Torniamo indietro, cosa si ricorda dei primi giorni?

"Ti ripeto il mantra che racchiude la verità, Livorno è diversa. C’è un’atmosfera che si respira tutti i giorni e non solo nel calcio, lo abbiamo visto anche nel basket. Livorno vive le sue passioni.

Toccafondi, cosa le ha sorpreso di questa città?

" Io da bimbo ho visto la ripartenza del Livorno, me la ricordo e sapevo del calore dei tifosi. Mi aspettavo questo e ho avuto la conferma, ho scelto Livorno perché sapevo che era diversa. È stato l’entusiasmo che mi ha convinto a fare questa cosa inaspettata".

Quale è stato il momento più emozionante?

" Il primo è stato il giorno della presentazione, mentre a livello di campo sicuramente dico Ponsacco. È stato uno snodo importante e perché tra i tanti cori della Curva c’è stato quel "Livorno è la mia vita" cantato sotto la pioggia. È stato molto bello.

Dove vuole arrivare questo Livorno?

"La prima cosa che ho detto è che non voglio mettere a rischio la stabilità della società. Non voglio assolutamente parlare di altri obiettivi se non quello della partita del Fucecchio. Parlare non serve a niente, vanno fatte e basta".

Al derby contro il Pisa ci pensa? Quello sì, è la partita più bella. L’avrò visto di persona 7-8 volte, quando non giocavo andavo a vederla. Chi fa calcio vorrebbe parteciparvi sempre, ma non è assolutamente la nostra attualità. Non lo dico per togliere aspettative, ma perché si realizzano solo se siamo concreti sui traguardi attuali".

Il progetto delle giovanili sta andando avanti?

"Stiamo portando avanti un’idea, vediamo se si concretizza. Per come è stata impostata farebbe la fortuna di entrambe le società".

E il Picchi in sintetico?

"Dovete domandarlo al sindaco Salvetti, è giustamente il proprietario e sono decisioni che competono a lui. Per come l’ho conosciuto io agisce sempre per il bene dello sport e della città.

A lei però piacerebbe?

"Credo possa essere una buona opportunità non solo per il terreno ma per le diverse fruibilità".

Filippo Ciapini

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