Livorno, 22 maggio 2024 – “A casa mia chi vuole comprare qualcosa prima contatta il proprietario. E poi, dopo l’eventuale accordo, presenta tutto alla stampa. Qui è avvenuto il contrario”. Così il patron del Livorno Joel Esciua in un comunicato uscito nella mattina del giorno di Santa Giulia, patrona della città. Un comunicato che esce a poche ore, nel pomeriggio, dalla presentazione del progetto per rilevare il Livorno dell’imprenditore milanese ma con origini livornesi Andrea Locatelli, ex uomo di riferimento di Infront. Una presentazione roboante, al Teatro Goldoni, con la presenza della stampa ma soprattutto della città e dei tifosi. Secondo Esciua una manovra scorretta, un tentativo di Opa, di scalata al Livorno.
"Sono stati giorni difficili i miei – dice Esciua – giorni nei quali ho fatto decantare la delusione per un campionato finito in maniera diversa rispetto agli auspici e nei quali ho riflettuto molto sui miei errori che, per esser sincero, non sono stati pochi. Certo la domanda mi sorge spontanea: sono stati tanto gravi i miei errori da meritare 2 bombe carta sotto l’hotel dove alloggio? E mi chiedo ancora: possibile che nessuno si sia premurato di stigmatizzare gesti così gravi in una città da sempre non violenta come Livorno? Questa mancata presa di posizione è grave quanto l’atto in sé perché rischia di far passare un messaggio inquietante”.
Esciua guarda avanti con entusiasmo: “Ora però è tempo di reagire, far tesoro di quanto è accaduto e organizzarsi per affrontare il prossimo futuro con una migliore organizzazione, sia sportiva che extrasportiva, che ci consenta di rispettare i programmi, ovvero centrare la serie B entro i prossimi quattro anni. E posso garantire che un minuto dopo la gara di Grosseto ero già al lavoro per conseguire i miei obiettivi che non cambiano di una virgola”.
Poi il riferimento a Locatelli: Leggo di pec con offerte corredate da assegni depositati presso uno studio notarile cittadino – dice – Sfortunatamente a me non è mai arrivato alcunchè. A casa mia funziona che quando si vuole comprare qualcosa, ci si approccia al proprietario, si sonda la disponibilità a vendere, si avanza un’offerta e, solo in caso di accordo, si comunica tramite i media. A casa dei signori di cui leggo invece pare che funzioni diversamente. Leggo che una proposta ufficiale dovrebbe arrivare in giornata, a poche ore dalla convention del Goldoni, bene ne prendo atto e la attendo con curiosità senza dimenticare però tutto quanto è stato fatto e detto nel corso di questo mese”.
Il riferimento è agli annunci della cordata di Locatelli: “Si riferisce di una proposta ufficiale, si organizza una grande campagna mediatica a me contraria, si assemblano icone del calcio livornese, imprenditori (dai quali ho acquistato il club 10 mesi or sono), giornalisti, tifo organizzato e si mettono tutti insieme in una convention che ha lo scopo di presentare alla città… presentare cosa esattamente? Se è vero quel che ho letto, l’unica cosa che il signor Locatelli avrebbe dovuto fare è formalizzare un’offerta, esattamente quel che feci io con Toccafondi a suo tempo”.
Per Esciua esiste “un tentativo chiaro di creare una alternativa in Eccellenza prima di presentare un’offerta a ribasso e mettermi così dinanzi ad una alternativa: o vendi a quattro soldi oppure ti faremo concorrenza con una seconda squadra a Livorno. Condotte di questo genere assumono un profilo vessatorio cui, ovviamente, non intendo dare riscontro. A breve organizzerò un evento in cui presenterò i progetti di rilancio del club per tornare quanto prima nel calcio che conta”.