Covid, Conte alla Camera: "E' il momento di restare uniti"

Il premier: "Nessuno stato può superare la crisi da solo sia sul piano sanitario che economico". Poi sul Dpcm: "Scelta di sospendere attività fondata su evidenze scientifiche". Stop ai cinema e teatri "doloroso". E conclude citando Einstein

Il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera (Ansa)

Il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera (Ansa)

Roma, 29 ottobre 2020 - "Tutti i governi Ue con i loro meriti e demeriti, e ciò riguarda anche il nostro governo, sono stati costretti a fare un passo indietro. La scorsa settimana il presidente Mattarella ci ha ricordato che tutte le articolazioni dell'ordinamento democratico sanno di dover operare sempre con spirito di unità e coesione. Questo, se mi permettete, è davvero il momento di restare uniti". Riceve un applauso, nell'aula della Camera, il premier Giuseppe Conte, che interviene nel corso dell'informativa sull'ultimo Dpcm sul Coronavirus. "Il governo è consapevole dagli immani sacrifici - ha proseguito il premier -, siamo sensibili alle manifestazioni di dissenso, protesta e frustrazione che si sono manifestate, cittadini che esprimono pacificamente il proprio disagio, che temono per il futuro delle proprie attività e del lavoro. Per questo abbiamo ritenuto giusto di confrontarci subito con le categorie più penalizzate, per annunciare le proposte di ristoro e di indennizzo individuate tempestivamente dal governo". 

Dpcm, "scelte basate su evidenze scientifiche"

Entrando nel merito del nuovo decreto, con il dl ristori, ha aggiunto il premier, "il governo ha predisposto adeguati strumenti di intervento a supporto di tali categorie" colpite dal Dpcm "per evitare che la crisi sanitaria si trasformasse in crisi economica e sociale, generando nuove diseguaglianze". Lo stop ai cinema, ai teatri, agli spettacoli "è stata una scelta tra le più dolorose - ha dichiarato Conte -. I protagonisti del mondo dello spettacolo stanno affrontando, ormai da molti mesi, enormi difficoltà. Purtroppo gli stessi protocolli di sicurezza hanno limitato la presenza del pubblico, contribuendo al depauperamento del settore". Ed è una scelta che "ci pesa anche - ha proseguito -, se non di più, per il valore sociale e culturale di questi luoghi, sappiamo quanto in quegli spazi la persona nutra lo spirito, in quei luoghi si rafforza il sentimento di appartenenza ad una dimenzione collettiva". "Ribadisco quindi - ha continuato Conte - che le attività sospese dal Dpcm non sono state sospese perché non ritenute essenziali. La scelta discende esclusivamente dalla necessità, fondata su evidenze scientifiche, di diradare il più possibile i contatti sociali. Per lo stesso motivo abbiamo deciso la didattica a distanza" per le scuole superiori. E, ha aggiunto, "analoga ratio corrisponde all'incentivazione dello smart working".

Dl ristoro, "bonifico entro metà novembre"

"Oltre 2 miliardi sono stati riservati a un nuovo contributo a fondo perduto per le attività dei comparti interessati dalle disposizioni del Dpcm, con livelli di ristoro differenziati a seconda dell'intensità del danno economico subito dalle categorie. Sono state individuate quattro fasce con diverse scale di coefficienti di ristoro (100 %, 150 %, 200 %, 400 %) con riferimento alle compensazioni già ricevute, secondo quanto previsto dal decreto-legge Rilancio''. Lo ribadisce, in Aula alla Camera, il premier Giuseppe  Conte, tornando sul decreto approvato in Cdm martedì scorso.  "Per quanto riguarda le modalità di erogazione - prosegue il presidente della Camera, rimarcando come il decreto fornisca un "sostegno immediato" - è previsto un doppio binario. Coloro che, in precedenza, avevano presentato la domanda per la prima edizione del fondo perduto riceveranno, confidiamo già entro la metà di novembre, un bonifico da parte dell'Agenzia delle Entrate sul conto corrente già indicato dal beneficiario. Coloro che non avevano aderito o quanti non avevano potuto farlo perché, ricorderete che erano rimasti fuori coloro che vantano un fatturato superiore ai 5 milioni, dovranno invece presentare richiesta. Il ristoro sarà corrisposto in modalità identiche, evidentemente più tardi, confidiamo entro la metà di dicembre, con una nuova procedura che sarà avviata a metà novembre".

Ue, "urge concludere Next Generation"

"Nessuno stato può superare la crisi da solo sia sul piano sanitario che economico", ha dichiarato il presidente del Consiglio, ricordando che questo pomeriggio farà un punto sulla situazione coi i capi di stato europei e coi ministri della sanità. "In questa occasione - ha proseguito - la presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen illustrerà il pacchetto di proposte che l'esecutivo comunitario ha adotatto mercoledì 28 ottobre". A questa videoconferenza ne seguiranno anche altre. Il premier ricorda che "le due dimensioni, quella economica e quella sanitaria, sono complementari, non alternative. E' urgente la positiva conclusione del negoziato sul piano Next generation Eu. L'Italia è impegnata in una intensa, serrata attività politica e diplomatica".

"Governo ce la metterà tutta"

Il presidente del Consiglio ha anche ringraziato l'opposizione: "Voglio ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto i nostri sforzi e tutti coloro che, pur nella legittima dialettica politica, che caratterizza e deve caratterizzare una moderna democrazia, offrono e vogliono continuare a offrire un contributo costruttivo a questi nostri sforzi protesi al bene e all'interesse del paese". Poi, verso il termine del suo intervento, ha assicurato: "Quel che possiamo assicurare è che il governo ce la metterà tutta per mettere in sicurezza il Paese e tutti noi del governo siamo consapevoli che dobbiamo impegnarci con la massima determinazione". E ha concluso l'intervento citando Albert Einstein: "Siamo consapevoli che siamo qui non per noi ma per gli altri uomini, anzitutto quelli dal cui sorriso e benessere dipende la nostra felicità ma anche da quella moltitudine di sconosciuti alla quale ci lega un vincolo di simpatia".

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