Covid, Speranza: "Stop a feste private. Ci saranno più controlli"

Il ministro della Salute: "Speriamo che la firma del nuovo Dpcm ci sia già stasera"

Il ministro Speranza nel corso della riunione del Cts (Ansa)

Il ministro Speranza nel corso della riunione del Cts (Ansa)

Roma, 11 ottobre 2020 - Dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico, il ministro della Salute Roberto Speranza parla delle novità in vista del prossimo Dpcm. "Speriamo che la firma del nuovo Dpcm ci sia già domani sera - ha detto il ministro della Salute ospite a 'Che tempo che fa' su Rai3 -. Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano. Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d'anticipo".

Primo punto, lo stop alle feste private: "Ci saranno più controlli - ha detto Speranza -. Stop alle feste private. Ci sono delle cose essenziali ed altre no". Il Governo è pronto ad agire per evitare che la curva dei contagi salga ancora: "Agiremo sugli assembramenti - ha proseguito Speranza nel suo intervento in tv - e sugli orari dei locali". Riferendosi ad alcune misure che saranno oggetto di confronto con le regioni, Speranza ha annunciato anche interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze.

Il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari. Assembramenti e feste private entrano quindi nel mirino: "Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina", ha puntualizzato Speranza. Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono "nazionali". Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive. Il ministro ha negato la prospettiva di un nuovo lockdown: "Non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio. Siamo in un cambio di fase e bisogna stringere le maglie e nel Dpcm ci sarà un cambio di marcia anche con misure su aree più a rischio. Proviamo a giocare di anticipo per alzare il livello di attenzione".

Argomento test antigenici e vaccini: "Sono in arrivo 5 milioni di test antigenici - ha detto Speranza -. Verranno usati nelle scuole, stiamo lavorando per provare ad aprire anche l'opportunità di un utilizzo negli studi dei medici di medicina generale e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti. Dalle Regioni è stato acquistato il 70% in più dei vaccini antinfluenzali e il mio invito è di fare il vaccino"