Elezioni 2018, il festival delle promesse

Mancano poco meno di due mesi alle elezioni e di questo passo rischiamo di non arrivarci vivi...

Elezioni 2018, i protagonisti

Elezioni 2018, i protagonisti

Mancano poco meno di due mesi alle elezioni e di questo passo rischiamo di non arrivarci vivi. Le promesse ci stanno sommergendo, e come in una serata di fuochi d'artificio non si riesce a distinguerne una dall'altra. Uno scoppiettìo continuo, un susseguirsi senza sosta in cui il gioco è a chi la spara più grossa. Intendiamoci, le promesse elettorali hanno fatto sempre parte integrante della politica, e non ci stupiremo se anche stavolta il copione sarà il solito. Il fatto è che in queste elezioni 2018 il trenino sembra essere partito un po' troppo in anticipo, con un fastidioso effetto collaterale: il rialzo. Come in una partita di poker.

A volte si tratta di promesse che prevedono un costo per la collettività, per le quali non viene assolutamente indicata la corrispettiva 'copertura', in altri casi non si toccherebbero i soldi (come l'odierna sparata salviniana sui vaccini, che la Lega renderebbe non obbligatori). Comunque il messaggio che arriva al cittadino è quello di proposte buttate là, quasi per caso, senza una visione complessiva. I leader sono evidentemente alla ricerca della parola magica che possa dare un senso alla propria campagna elettorale, e l'attuale legge elettorale aumenta la competizione tra quelli che una volta erano alleati facendo in modo che il festival della promessa cresca di giorno in giorno.

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