Sanremo, il cuore di Emma Marrone: "Ariston unico al mondo"

Una vittoria, un secondo posto e un’edizione da conduttrice. "Quel palco riesce a metterti in ansia anche se non sei in gara"

Emma Marrone, 35 anni, all’Ariston con Amadeus e Fiorello

Emma Marrone, 35 anni, all’Ariston con Amadeus e Fiorello

Sanremo, 5 febbraio 2020 - "Fra tutte le cose che vi vorrei dire, come un fiume in piena che parte dal cuore, si vince e si perde, ma vale la pena anche solo provare; la fortuna non esiste, esisti solo tu, e la voglia che hai dentro di dare sempre di più". Lo dice con lo sguardo alla telecamera, quasi recitando, di chi continua a vivere l’urgenza delle cose e non solo di cantarle.

Dopo il tour de force televisivo per rassicurare il suo popolo che quella dell’ultimo album Fortuna è di nuovo la Emma Marrone con una marcia in più a cui l’ha abituato, l’amica di Maria è approdata ieri sul suo palcoscenico più importante. Una vittoria, un secondo posto e un’edizione da conduttrice accanto a Carlo Conti sono la summa della sua liason con l’Ariston.

"Quel palco riesce a metterti ansia anche se non sei in gara, ma al mondo non ce n’è un altro così", dice. "Sanremo l’ho vissuto in mille vesti diverse: da concorrente ho avuto la possibilità e l’onore di presentarlo insieme a Carlo Conti e Arisa e Rocio. Sono stata ospite di Annalisa, e adesso mi ritrovo dopo dieci anni di carriera come ospite musicale… Quindi è un onore e il coronamento di un piccolo pezzo di vita che ieri spero di aver speso bene. Durante le prove di sabato scorso l’orchestra mi ha fatto emozionare come una ragazzina, tant’è che alla fine mi sono inginocchiata sul palco per ringraziare i professori e il maestro Davide Di Gregorio del tanto che avevano saputo darmi".

Ma la lunga notte di Emma in Riviera non è stata solo quella scandita da Stupida allegria, secondo singolo dell’ultimo album Fortuna reinventato per l’occasione in veste orchestrale con l’afrore etnico di otto percussionisti afrocubani, o dal medley in cui l’eroina di Amami ha traversato la (sua) storia festivaliera prima con Non è l’inferno, canzone regina dell’edizione 2012, e poi con Arriverà, che l’anno precedente gli aveva regalato il primo brivido, un secondo posto, in condominio con i Modà.

Emma è comparsa in scena, infatti, assieme al cast de Gli anni più belli, evocando assieme a Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Kim Rossi Stewart, Michaela Ramazzotti e ai loro alter ego mignon evocando atmosfere del film di Gabriele Muccino, nelle sale dal 13 febbraio, oltre ad una cover corale di E tu come stai? di Claudio Baglioni. "Per me, comunque – dice – meglio vivere il Festival da concorrente che da conduttrice, perché ricordo ancora che cinque anni fa con Conti provavamo alle tre del mattino e poi dopo qualche ora dovevamo essere di nuovo in piedi per la conferenza stampa".

Oltre che per promuovere il film di Muccino, Emma è piovuta a Sanremo anche per promuovere sé stessa festeggiando quel decennio di canzoni che intende festeggiare, all’insegna dl tutto esaurito, il 25 maggio, al Verona. «Quel giorno compirò 36 anni e mi voglio godere l’Arena tutta per me», spiega, rinunciando a quei duetti un po’ inflazionati in occasioni celebrative del genere.

"Ci sarà tutta la mia famiglia e sarà una grande emozione mostrargli, tra quelle gradinate cariche di storia, dove siamo riusciti ad arrivare. Ad ottobre arriverà pure il tour di palasport, ma rispetto a quella notte scaligera carica di ricordi, sarà un altro film".