Gianni Morandi realizza un sogno: "Finalmente dirigo un giornale"

L'eterno ragazzo oggi 'guiderà' la nostra redazione. L'iniziativa nell'ambito delle celebrazioni per i 130 anni del Carlino (LO SPECIALE) di Simone Arminio

Gianni Morandi (Ansa)

Gianni Morandi (Ansa)

Bologna, 24 febbraio 2015 -  Anno 1971, sul set de ‘Il provinciale’, Gianni Morandi è un ragazzo di belle speranze che si trasferisce a Roma per tentare la carriera giornalistica. Non andrà benissimo: nessuna redazione lo accetterà e finirà a fare il benzinaio. Ripensa a quel set oggi l’eterno ragazzo, visto che oggi sarà direttore per un giorno de il Resto del Carlino in occasione delle celebrazioni per i 130 anni del nostro giornale. E sorride, Gianni: «Chi avrebbe mai detto a quel ragazzo che un giorno, anche se per poche ore, sarebbe diventato direttore di un grande giornale?».

Morandi, intanto grazie: in molte foto che pubblica sul suo Facebook ha in mano il Carlino. «Lo compro tutti i giorni. Per un bolognese il Carlino fa parte della vita quotidiana. Ci trovo tutte le notizie nazionali e un’ottima cronaca locale. Essenziale per chi, come me, vive in provincia». Domani le toccherà dirigerci. È preoccupato? «(ride, ndr) Beh, spero vivamente che mi aiuterete». Qual è il suo primo ricordo legato al Carlino? «Mi torna in mente mio padre, che era un convinto diffusore di giornali. È stato lui a trasmettermi l’amore per i quotidiani». Una notizia che le riaffiora dal passato? «Il referendum tra i lettori per scegliere se rimanere al nome ‘Giornale dell’Emilia’ assunto dopo la guerra o tornare alla storica testata il Resto del Carlino. Avevo 9 anni. Nessuno ebbe dubbi: tornò il Carlino». Quel giornale quest’anno compie 130 anni. Cosa ci augura? «Di continuare a informarci ogni giorno. E sia chiaro: non c’è solo la cronaca. Il Carlino è molto legato anche al Bologna. Segue la squadra, gioisce per le vittorie, si preoccupa delle sconfitte. Noi tifosi apprezziamo e ricambiamo». Cosa farà domani, da direttore? «Ah, non lo so, è la prima volta che mi capita. Per prima cosa, intanto, ringrazierò tutti di persona: per me è un piacere e un grande onore partecipare a quest’iniziativa di compleanno. Non foss’altro per il fatto che il Carlino ha accompagnato tutte le tappe della mia carriera, fin dall’inizio». A chi devolverà il suo stipendio da direttore per un giorno? «All’associazione Bimbo Tu di San Lazzaro, dove vivo, che fa così tanto per i bambini ammalati». Bene direttore: ci vediamo domani in redazione. «...Dio, un ragazzo con la chitarra, che si è fermato alla terza media, diventa direttore di un grande giornale. Che bella storia da raccontare!»

di Simone Arminio

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Dopo Martina Colombari e Alberto Tomba, il nuovo direttore per un giorno de il Resto del Carlino sarà, domani, Gianni Morandi. L’iniziativa, legata alle celebrazioni per i 130 del nostro quotidiano, prevede anche stavolta la partecipazione di due vicedirettori scelti tra i lettori che si sono candidati ad affiancarlo scrivendo una email a 130@ilrestodelcarlino.it e motivando i perché della loro candidatura.  Uno di loro è stato scelto dallo stesso Morandi, il secondo dal partner che sostiene i primi cinque appuntamenti della nostra iniziativa, ovvero la Banca di Bologna, grazie alla quale il ‘direttore per un giorno’ potrà contribuire a un fine benefico: per ogni personaggio saranno devoluti cinquemila euro a un progetto o a un ente di solidarietà. In tutto, alla fine del 2015, saranno donati 75mila euro. I vicedirettori scelti per domani sono Chiara Rubbini di Budrio (Bologna) e Miriam Merico di Imola.

 

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