Pranzo di Natale, vince la cucina della nonna

Accantonate le specialità orientali che durante il resto dell’anno dominano i gusti degli italiani. A Natale tornano protagoniste le ricette tradizionali, rivisitate in chiave 4.0

Foto: Lisa-Blue/iStock

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Che Natale sarebbe senza la cucina di una volta? Sotto l’albero vincono le tanto amate ricette di famiglia cucinate proprio dalla nonna, star incontrastata del focolare. È quanto emerge da uno studio condotto dallo Story Cooking di Casa Coricelli, l’osservatorio sulle tendenze nel mondo dell’olio e della cucina dell’omonima azienda umbra, condotto mediante la metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1.500 persone di età compresa tra i 16 e i 30 anni e su un panel di 50 masterchef, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate. Ecco nel dettaglio i risultati del sondaggio.

Biscotti di Natale, la ricetta punto per punto IL SIMBOLO DEL NATALE? LA NONNA La nonna batte l’albero di Natale: è lei il vero simbolo della festa, grazie alla capacità di richiamare intorno a sé tutta la famiglia e di incarnare la tradizione a tavola. Nell’era dei social e del digitale, il Natale rappresenta per i Millennials (la generazione nata tra gli anni Ottanta e il Duemila) una tradizione a cui rimangono sempre molto legati, tanto da essere considerata la festività preferita dell’anno (68%). A sorpresa, il punto di riferimento del Natale è proprio la nonna (51%), che batte persino l’albero (48%), in termini di simbologia. I motivi? È lei la persona con la quale sono stati vissuti i momenti più importanti fin dall’infanzia (48%), tra i quali il Natale. Ed è sempre lei che si prodiga affinché ogni Natale sia perfetto per tutti i suoi cari, chiamando personalmente nipoti e figli per accertarsi che siano presenti quel giorno (31%) e soprattutto pianificando con netto anticipo e con attenzione il menu del 25. IL PARERE DEI MASTERCHEF Secondo i masterchef, il menu di Natale deve trarre ispirazione dal ricettario della nonna: pasta fatta in casa abbinata a consistenze diverse, secondi di carne, ma riletti in chiave agrodolce, e dolci della tradizione rivisitati in maniera creativa. Insomma, tradizione, ma con un pizzico di innovazione: per esempio, sostituendo con l’olio i condimenti più calorici (67%), oppure aggiungendo spezie e aromi alle pietanze, per renderle più saporite o agrodolci (41%), oppure introducendo nuove cotture (32%), come quella a vapore o sotto vuoto. COSA NON PUÒ MANCARE NEL MENU DI NATALE? Secondo gli esperti chef, spiccano i primi piatti a base di pasta fatta in casa, come i ravioli e le tagliatelle (54%), conditi con sughi a base di cacciagione o di pesce; a seguire, secondi di carne cotti al forno (45%) o pesce in umido o alla brace (59%) che, soprattutto al sud, sono piatti immancabili. Per finire, non possono essere dimenticati i dolci tradizionali a base di creme (56%), frutta secca (49%) o miele (37%). Leggi anche: - Acqua e limone: come disintossicarsi per le feste - Snack leggero, gli spuntini senza carboidrati - Ristoranti: l'88% cerca recensioni online. E spesso resta deluso