Sanremo 2020, Junior Cally: "Contestazioni? Non mi fanno paura"

Il rapper si toglie la maschera e qualche sassolino dalla scarpa: "Salvini? E' un pesce grosso, non credo gli risponderò"

Junior Cally senza maschera a Sanremo (Ansa)

Junior Cally senza maschera a Sanremo (Ansa)

Sanremo, 4 febbraio 2020 - "Questo Sanremo me lo immaginavo diverso, da sconosciuto". Esordisce così, Junior Cally, e prima che parta il vortice del Festival (per il quale ha abbandonato la mascherina) vuole dire la sua dopo veleni e polemiche per i suoi versi sessisti e violenti de 'La Strega'. "Lo affronterò con professionalità - assicura - Qualsiasi cosa accada devo rispettare quel palco, la musica italiana, la canzone che porto. Non ho paura delle possibili contestazioni, vedremo quello che arriverà". 

L'occasione per parlare alla stampa è una partita di calcetto: Junior Cally Team contro Sanremo All Stars. "Io sono venuto qua per cantare il mio brano, non vedo l'ora - aggiunge il rapper - Ho portato quel brano e di quel brano bisognerà parlare nel momento in cui io salgo su quel palco. Polemiche? No grazie", conclude il rapper, all'anagrafe Antonio Signore. E a chi gli chiede se voglia rispondere a Matteo Salvini, taglia corto: ''Io sono un cantate non sono un politico, Salvini è un pesce grosso quindi non credo di rispondere''.

Poi torna a ribadire di trovare ''strano'' che, nonostante la sua partecipazione al festival fosse nota dal 31 dicembre e fosse stata annunciata in prima serata su Rai1 il 6 gennaio, ''solo dopo gli ascolti dei brani per la stampa e la pubblicazione della famosa frase (che allude a Salvini e Renzi, ndr.) puntualmente sono uscite fuori le polemiche sul mio passato. Mi viene da pensare male'', sottolinea.   Cally racconta che nelle ultime settimane ''il male più grande è stato quello psicologico. Siamo partiti da 'chi è questo' a essere il nemico pubblico numero uno''. Poi specifica: "Il linguaggio di 'Strega' non ha qualcosa di sbagliato: va capito. Chi non lo conosce deve cercare di capirlo. Non lo trovo assolutamente sbagliato. La canzone rappresenta uno spaccato di società, io sono contro la violenza di ogni tipo".  E ancora: "Se cominciamo a leggere le prime quattro righe, ci accorgiamo che è un elogio alla non violenza. Dico di non rispondere alla violenza con altra violenza ma con le parole".