Sanremo, ciclone Sabrina Salerno: oltre al festival c’è una star

La bomba sexy sarà ospite della seconda serata del Festival: "Il duetto con Jo Squillo? Dopo 30 anni i giovani lo amano ancora"

Sabrina Salerno

Sabrina Salerno

Milano, 2 febbraio 2020 - Né avanti né indietro: il suo è un passo da carica. A Sanremo mercoledì sera salirà sul palco Sabrina Salerno, 52 anni a marzo, e non dimostrarli. Era il 1991 e lei, insieme con Jo Squillo, al Festival cantava Siamo donne con il celeberrimo verso “Oltre le gambe c’è di più“.

Una canzone profetica, visto quello che è successo in seguito... "È una frase che va ripetuta sempre. Allora avevo 22 anni. L’idea del brano venne a Jo e volle proporla a me. Confesso: all’inizio ero titubante perché non avevo mai cantato in italiano. Ero convinta che il testo fosse molto banale, invece fotografava un’epoca, una mentalità nascente. Alla fine accettai anche perché Sanremo era un palcoscenico che mi emozionava, visto che lì ho trascorso parte della mia vita, dai 5 ai 15 anni. Mai avrei pensato che questo brano, trent’anni dopo, potesse essere ancora cantato dai giovani".

Jo Squillo e Sabrina Salerno a Sanremo nel 1991 (Ansa)
Jo Squillo e Sabrina Salerno a Sanremo nel 1991 (Ansa)

I presentatori erano Andrea Occhipinti e Edwige Fenech, un po’ freddini... "Credo di aver interagito con loro pochissimo, siamo salite sul palco, abbiamo cantato e ciao".

A proposito di donne: a questo Festival ne sfileranno tantissime. Che ne pensa? "Sono felicissima. Sono donne tutte diverse una dall’altra con percorsi differenti. Mi sono tutte simpatiche. Mi messaggio molto con la Clerici, e anche con le altre, non vediamo l’ora di conoscerci".

Lei in carriera ha venduto venti milioni di dischi. Cosa pensa della musica italiana di oggi? Anche al Festival ci saranno molti rapper... "Mi sarebbe piaciuto che ci fossero più donne, sono davvero pochine (7 su 24, ndr ). Partecipano sempre più giovani, ma anche sempre più maschi. Eppure abbiamo delle cantanti donne con delle voci bellissime. Il rap? Mah... mio figlio che ha 15 anni me lo fa ascoltare, dopo un po’ gli chiedo di cambiare genere".

Sempre a proposito di donne, che ne pensa della ormai famosa frase di Amadeus sul “passo indietro“ della fidanzata di Valentino Rossi, Francesca Sofia Novello, e di quel mantra “bellissima“ ripetuto alla conferenza stampa iniziale? "Amadeus è una persona così gentile e rispettosa, non solo nei confronti delle donne, ma di tutti, che accusarlo di sessismo è veramente ridicolo. Col “passo indietro“ voleva farle un complimento. Nella vita di coppia, quando stai con un personaggio famoso, devi sapere come comportarti. Mio marito sta con me da trent’anni e anche lui a volte deve fare un passo indietro. Per me un passo indietro significa sostenere, amare, aiutare, il compagno o la compagna. Se mio marito, che è un imprenditore, deve presentare dei prodotti, sono io che faccio un passo indietro, nel senso che lo aiuto senza apparire. Se uno con “passo indietro“ intende che devi stare nell’ombra perché sei una sfigata, be’, allora deve andare dallo psicologo".

Suo marito non s’è mai lamentato di dover stare un passo indietro? "Perché mai? Del marito della Merkel, ne abbiamo mai sentito parlare? Dobbiamo pensare che sia un minorato? Nessuno più di me ha rispetto per le persone. Davanti a certe cose non riesco a stare zitta. Non accetterei mai un atteggiamento del genere da parte di un uomo, sono un cavallo matto".

Le è mai capitato di riprendere un uomo che aveva atteggiamenti sessisti? "Certo, moltissime volte. Divento una furia. Ogni volta che vedo un uomo rivolgersi a una donna in maniera poco rispettosa, mi trasformo in una belva. Ho perso qualche amicizia per questo. Magari capitava che l’uomo si rivolgesse in malo modo a una donna, e io intervenivo subito: “tu queste frasi non le devi dire“. Io sono per il rispetto assoluto nei confronti di tutti: uomini, donne, e anche animali".

Le è mai venuta la voglia di tornare in gara a Sanremo? "Se devo giocarmi una chance, preferisco giocarmela in inglese per un pubblico internazionale. Il mio lavoro si svolge per l’80 per cento all’estero. L’anno scorso in Francia ci siamo esibiti in tre stadi, e abbiamo avuto altre 150 date. Il 4 aprile riparto con la tournée e abbiamo altri 80 appuntamenti".

Ha detto che a Sanremo lei è terrorizzata, più che del pubblico, delle scale... "Sono diventate il mio incubo. All’inizio ho chiesto agli autori di percorrerle scalza, ma l’avevano già fatto in passato. Dovrò mettere i tacchi, anche se li detesto. Io ho due incubi: gli abiti da sera e i tacchi, che però al Festival sono elementi indispensabili. Dal 9 febbraio metterò solo le infradito!".