Spostamenti tra Comuni, stretta per Natale e Capodanno. Coprifuoco e ristoranti, le novità

Il ministro Speranza spiega la 'linea dura' del Dpcm del 3 dicembre. Per il periodo delle feste stop agli spostamenti tra Regioni. Si potrà pranzare al ristorante il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l'Epifania. La sera invece resteranno chiusi visto il coprifuoco. Alta tensione nella maggioranza: una parte chiede di allentare alcune misure

Natale, arriva il giro di vite con il Dpcm (foto Ansa)

Natale, arriva il giro di vite con il Dpcm (foto Ansa)

Roma, 2 dicembre 2020 - "Nei giorni del 25, 26 dicembre e del 1 gennaio l'orientamento del governo è di limitare gli spostamenti anche tra i Comuni".  Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in Aula al Senato, nel corso delle comunicazioni sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza Covid, in vista del Dpcm di Natale, conferma le indiscrezioni delle ultime ore. "Da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte sarà gialla, pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste che non ci fanno allentare i nostri comportamenti", ha rimarcato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.

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Spostamenti tra regioni

Tra regioni saranno vietati gli spostamenti dal 21 dicembre fino al 6 gennaio. "Durante le feste natalizie - ha detto Speranza - vanno disincentivati gli spostamenti internazionali e limitati gli spostamenti tra le Regioni. Bisognerà poi evitare potenziali assembramenti nei luoghi di attrazione turistica legati in modo particolare alle attività sciistiche. E' opportuno, più in generale, ridurre i rischi di diffusione del contagio connessi ai momenti di aggregazione durante le festività del Natale e del Capodanno". Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza e/o di domicilio, inoltre forse per ricongiungimenti familiari specie nel caso di anziani soli da raggiungere. L'ampiezza delle deroghe è in discussione in queste ore nel governo.

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Coprifuoco

Dovrebbe essere quindi confermato pure il coprifuoco. Resta il divieto di circolazione dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale, Santo Stefano e a Capodanno. Per questo motivo le messe della vigilia dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa in oirario.

Ristoranti e hotel

Si potrà pranzare al ristorante il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l'Epifania. La sera invece resteranno chiusi visto in vigore il coprifuoco. Gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera. 

Negozi e outlet

I negozi dovrebbero restare aperti nei giorni delle festività per lo shopping fino alle 21, per permettere di 'spalmare' la clientela lungo un arco di tempo più ampio possibile e ridurre il rischio di assembramenti. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie.

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Le raccomandazioni dell'Ue

E proprio oggi si è fatta sentire l'Unione europea, con la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, che ha diffuso le linee guida in vista delle festività. Al fine di ridurre i rischi di trasmissione nel periodo che segue le festività, si invita a "valutare di allungare le vacanze scolastiche" o di ricorrere a "un periodo di apprendimento on-line, in modo da introdurre un periodo cuscinetto ed evitare la diffusione dei contagi a scuola". Nella strategia, si chiede anche "di valutare di non permettere assembramenti" e di "considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in tv o radio".

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"Non vogliamo cancellare il Natale, ma lo vogliamo più sicuro per tutti. Non vogliamo vedere le celebrazioni del Natale diventare eventi superdiffusori" del Covid 19, dice la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides. "Ogni 17 secondi nell'Ue muore una persona - ha avvertito. Il periodo delle vacanze in arrivo pone rischi particolari in questo contesto fragile".

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Alta tensione nella maggioranza sul Dpcm

Le misure anti-Covid per Natale provocano però scintille nella maggioranza. Alta tensione alla riunione al Senato tra i capigruppo e il ministro della Salute, dopo le comunicazioni in Aula sul nuovo Dpcm. Una accesa discussione ha visto da una parte le forze di maggioranza più propense ad allentare alcune misure, come Iv, ad esempio sulle aperture di ristoranti e bar, e dall'altra le forze più vicine alla linea dura del ministro. Al termine della riunione il capogruppo dem Andrea Marcucci ha osservato: "I nodi sono gli stessi, ma c'è concordia nel privilegiare le questioni sanitarie generali. Abbiamo presentato le nostre posizioni al ministro che le valutera'". Sull'apertura dei ristoranti anche dopo le ore 18, ha aggiunto, non ci sono novità. "Abbiamo chiesto attenzione sui ricongiungimenti familiari di primo grado anche fra regioni diverse", ha sottolineato ricordando che il testo del Dpcm "ancora non è stato presentato". Il ministro Speranza, pur ribadendo le perplessità ad alleggerire le misure durante le feste di Natale, ha assicurato che le proposte dei capigruppo saranno riferite in sede di tavolo di governo.