Roma, 5 dicembre 2020 - In Italia l'andamento del Coronavirus rivoluziona di nuovo lla mappa del rischio. Zone gialle e arancioni, quali regioni cambiano colore? Con le ultime ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, sono quattro le Regioni (Toscana, Campania, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano) che passano nell’area a intermedia contagiosità, zona arancione, e cinque (Emilia Romagna, Marche, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Puglia) quelle che finiscono in quella a più basso rischio, zona gialla. Solo l’Abruzzo resta in fascia rossa, quella di massima allerta.
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Ma che cosa si può fare nelle aree arancioni e gialle? Proviamo a esaminare similitudini e differenze a seconda delle voci più importanti.
Coprifuoco
Sia nelle regioni gialle, sia in quelle arancioni è vietato circolare dalle 22 alle 5, salvo motivi di lavoro, necessità e salute da indicare comunque sull’apposita autocertificazione. La notte di Capodanno il coprifuoco si estende fino alle 7. .
Distanziamento sociale
Va sempre mantenuta la distanza interpersonale minima di un metro. All’aperto e nei luoghi aperti al pubblico si deve indossare la mascherina. Questa è consigliata dalle autorità anche in casa, qualora si ricevano persone non conviventi.
Bar e ristoranti
Nella zona arancione i locali sono chiusi, mentre in quella gialla l'accesso è consentito sino alle 18 (al tavolo ci si siede al massimo in quattro, purché conviventi). Sempre ammesso l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio. Solo nelle regioni a più basso rischio il 25, il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio i ristoranti resteranno aperti a pranzo. Quelli degli alberghi (in tutta Italia) possono sempre servire i loro clienti, ma dalle 18 del 31 dicembre sino alle 7 del primo gennaio sarà possibile solo il servizio in camera.
Spesa e negozi
Rimangono aperti tutti i negozi, parrucchieri ed estetisti. Restano chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (niente serrande abbassate, però, per per tabaccherie, edicole, alimentari, farmacie e parafarmacie). Anche se per chi abita in zona arancione, sono vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune, è possibile derogare a tale misura per recarsi a fare la spesa in un paese vicino. A determinate condizioni: qualora il comune di residenza non preveda la tipologia di punto vendita che cerchiamo oppure in presenza di ragioni di maggiore convenienza economica. In entrambe le ipotesi c'è bisogno dell’autocertificazione.
Musei, palestre, piscine
In entrambe le fasce colorate sono chiusi musei, palestre e piscine. Disco verde a corsa e attività sportiva individuale. Libero accesso ai parchi.
Scuola
Permane la Didattica a distanza (Dad) per gli studenti degli istituti superiori. Uniche eccezioni per gli alunni con disabilità e per le attività di laboratorio che potranno tenersi sempre in presenza.
Spostamenti
Nelle regioni contrassegnate dal colore arancione è vietato spostarsi in un’altra regione e da un comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute che necessitano di essere indicati nell’autocertificazione. Resta sempre consentito il rientro nella propria residenza. Dal 21 dicembre al 6 gennaio comunque non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle. Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza o domicilio. Maglie ancora più stringenti il 25 e il 26 dicembre, oltre al 1 gennaio: in tutto il Paese sarà proibito anche spostarsi dal Comune nel quale ci si trova.
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