"Si rifinanzi il fondo per morosità e affitti"

L’appello di Unione Inquilini al Comune di Livorno e alla giunta affinché "faccia pressing sul governo che ha tagliato le risorse nella legge di bilancio"

Da sinistra Paolo Gangemi di Unione Inquilini e Giovanni Ceraolo di Asia

Da sinistra Paolo Gangemi di Unione Inquilini e Giovanni Ceraolo di Asia

Livorno, 12 dicembre 2022 - Appello del sindacato Unione Inquilini diretto al sindaco Luca Salvetti e ai gruppi in consiglio comunale a Livorno, per chiedere "il rifinanziamento dei fondi per i contributi all’affitto e per la morosità incolpevole, azzerati e non rifinanziati dal Governo Meloni nella legge di bilancio".

Unione Inquilini Livorno diffonde pubblicamente il suo documento nella speranza "che sia recepito dai gruppi consiliari in Comune sotto forma di mozione da mettere ai voti".

Con questo documento Unione Inquilini spiega che "il contributo affitto e i fondi per la morosità incolpevole, hanno costituito negli ultimi anni uno strumento per arginare il disagio abitativo, impedendo sfratti, consentendo di corrispondere il canone di locazione e per gli sfrattati per morosità incolpevole di trovare un’altra sistemazione pubblica, o privata".

"Considerato che l’attuale livello degli affitti sul mercato privato è, per molte famiglie, insostenibile anche per la diffusione del lavoro precario, – prosegue Unione Inquilini – per il mancato adeguamento dei salari medio-bassi al costo della vita e per i livelli di disoccupazione, denunciamo che anche a Livorno, come nel resto del Paese, vengono e saranno eseguiti sempre più sfratti per morosità incolpevole e peggiorerà nel 2023". Di qui l’invito al sindaco e alla giunta "a intervenire sul Governo e il Parlamento, anche attraverso Anci regionale e nazionale, affinché la Legge di Bilancio venga modificata reintegrando e aumentando la dotazione finanziaria su base triennale del fondo contributo affitto e del fondo morosità incolpevole". Unione Inquilini chiede inoltre che "la Legge di Bilancio limiti l’applicazione della cedolare secca ai contratti di affitto a canone concordato e sostenibile e aumenti l’Imu per i proprietari che lasciano per anni interi immobili vuoti senza giusta causa".

"A Livorno tra immobiliari e Enti Pubblici e di altro tipo, esistono centinaia se non migliaia di alloggi sfitti" va ripetendo da anni Unione Inquilini. Così Unione Inquilini insieme agli altri sindacati Sunia, Sicet, Uniat, Asia e Ania ha già invocato "un tavolo in Prefettura con Sindaco e Prefetto affinché instaurino un dialogo con le grandi proprietà immobiliari pubbliche e private e le associazioni della proprietà immobiliare, per chiedere di affittare a canone concordato gli alloggi sfitti, per far fronte a una situazione preannuncia molto difficile. Servono alloggi da usare in parte per l’emergenza abitativa. In parte per famiglie di lavoratori precari e pensionati a volte ultra 70enni in grado di pagare, ma che per la loro condizione nessuno prende in considerazione".

M. D.