Moby Prince, gli ex allievi ufficiali: "Agip Abruzzo, le luci poi il buio"

Tragedia Moby Prince, sono stati ascoltati due ex allievi ufficiali dell’Accademia Navale oggi avvocati

II rogo del Moby Prince

II rogo del Moby Prince

Livorno, 13 luglio 2022 - "Paolo Thermes e Roger Olivieri, due ex allievi ufficiali di complemento dell’Accademia Navale, oggi stimati avvocati, sono stati ascoltati dalla commissione di inchiesta parlamentare sul Moby Prince. Sono tra i pochi testimoni degli eventi accaduti la sera del 10 aprile 1991 prima del collisione tra la petroliera Agip Abruzzo e il traghetto della Navarma, dove morirono 140 persone". Lo riferisce l’onorevole del Pd Andrea Romano presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro del Moby Prince.

"La Commissione ha già confermato oltre ogni dubbio che la petroliera Agip Abruzzo era nella zona di divieto di ancoraggio (grazie anche alle foto satellitari rese disponibili nel 2019). Siamo tornati poi ad ascoltare Thermes e Olivieri. Ci hanno detto con precisione che hanno visto l’Agip Abruzzo come fosse avvolta all’improvviso da una nube di vapore acqueo. Questo prima della collisione con la nave passeggeri di Navarma. Mentre accadeva questo, notarono come dei bagliori dentro questa nube di vapore, poi non videro più le luci della Agip Abruzzo al punto che la petroliera diventò invisibile, sempre prima della collisione. Hanno poi udito il rumore sordo di lamiere della collisione e hanno visto divampare l’incendio".

Prosegue l’onorevole Romano: "Questo racconto è molto importante perché ci incoraggia a proseguire sulla pista che stavamo già seguendo, ovvero quella del ruolo passivo della Agip Abruzzo nella tragedia. A questo punto contiamo sulla massima collaborazione di Eni perché, all’epoca dei fatti, faceva capo ad Eni la flotta Snam che includeva la stessa Agip Abruzzo. Abbiamo chiesto (quindici giorni fa, ndr ) ad Eni di condividere con la Commissione di inchiesta i materiali dell’indagine interna che, con ogni probabilità, realizzò dopo la tragedia che coinvolse una nave della flotta Snam. Abbiamo già ricevuto da Eni intanto importati documenti sul famoso accordo assicurativo stipulato con l’allora società armatrice del Moby, La Navarma, dopo la tragedia. È in corso una perizia specifica da parte di un esperto giurista in assicurazioni marittime sulla congruità dell’accordo assicurativo e sui tempi di liquidazione, che furono piuttosto veloci".

La prossima audizione sarà il 20 luglio: saranno ascoltati i due periti che hanno lavorato sull’ipotesi di esplosione a bordo del Moby Prince (nel locale delle eliche). "Sappiamo che ci fu e seguirono molteplici. – prosegue l’onorevole Romano – Anche la Commissione che presiedo ha incaricato due periti, quelli che ascolteremo il 20 luglio. Il loro lavoro si è svolto sui reperti del Moby conservati ancora in Tribunale". Dopo questo passaggio, la commissione licenzierà la relazione di medio termine (prescritta dalla legge) per elencare le cose fatte.