Piazza Garibaldi, l’idea di don Medori

Livorno, ex storico parroco di Sant’Andrea: "Baracchine, il problema sono i gestori. Ecco cosa penso"

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"Il questore Roberto Massucci convocò, un anno fa, me e i residenti di piazza Garibaldi e Sant’Andrea per annunciare che sarebbero state chiuse le entrate dei minimarket lato piazza Garibaldi per ragioni di ordine pubblico. Che sarebbero dovute sparire le auto dalla piazza e le baracchine perché nei loro paraggi trovano riparo spacciatori e malintenzionati. All’epoca lo contestai dicendogli che tale progetto era vecchio, lo avevo già sentito dire più e più volte e non era mai stato messo in atto. Il pavimento dell’inferno è lastricato di buoni propositi non realizzati...".

A dirlo è don Edoardo Medori, ex parroco di Sant’Andrea, per anni in prima linea (lo è ancora) contro il degrado in questa zona del centro storico dal grande fascino, ma negletta, dove più che altrove si sente il peso della difficile e alle volte impossibile integrazione nella comunità locale degli immigrati extracomunitari. Proprio loro, insieme a certi livornesi, sono i protagonisti di episodi di micro criminalità sempre più frequenti e anche cruenti.

"Oggi sentir dire di nuovo che si vuole demolire le baracchine mi fa sorridere. – prosegue ironico don Medori – Il problema non sono le baracchine, ma chi le gestisce. Si diano a persone serie che vogliono lavorare". Aggiunge: "Gli spacciatori ormai sanno che in piazza Garibaldi la sera quando è tutto chiuso possono starci indisturbati (ma succede anche di giorno) se non c’è un servizio d’ordine fisso. Occorre così osservare la situazione, studiare un progetto e prevenire i reati con operatori di pubblica sicurezza in borghese. E bisogna sapere chi delinque e dove vive". Lancia infine don Medori un’idea un po’ provocatoria: "Se piazza Garibaldi fosse gestita da un privato inteso come imprenditore commerciale che possa contare su un servizio di vigilanza privato (in convenzione con il Comune) forse la situazione sarebbe diversa. Le baracchine sarebbero valorizzate, aperte e attrarrebbero un pubblico ben diverso da quello che le popola oggi".

Insomma si fa sempre più articolato il dibattito su piazza Garibaldi, per la quale lo stesso questore Roberto Massucci pochi giorni fa ha detto a ’La Nazione’ "piazza Garibaldi dovrebbe essere piena di locali, tutto pulito, niente auto, via le baracchine". Alle sue parole si è associato poco dopo Federico Mirabelli, segretario dell’Unione comunale del Pd, dichiarando: "Le cose dette dal questore sono condivisibili".

Per far sparire le baracchine da piazza Garibaldi, ricettacolo di spacciatori di giorno e notte, si stanno mobilitando i residenti, i negozianti della zona e gli ambulanti che ci lavorano la mattina, con una raccolta firme per una petizione popolare, alla quale sta dando manforte anche Paola Nucci, in veste di negoziante (ha una attività proprio in piazza Garibaldi) e dirigente di Fratelli d’Italia.

Monica Dolciotti