La piscina con le onde al Caprilli. Ecco come sarà il progetto del wave park

Svelati nuovi dettagli del progetto del pool di architetti guidato da Paolo Monti.Una piscina con le onde per la pratica del surf

Il surfista australiano Dave Rastovich al Garagolo (Castiglioncello) foto Cosimo Marcello

Il surfista australiano Dave Rastovich al Garagolo (Castiglioncello) foto Cosimo Marcello

Livorno, 2 marzo 2019 -  Raccoglie  consensi e piace in modo diffuso l’idea di realizzare un ‘wave park’ al Caprilli. Il gruppo di progettisti, guidati dall’architetto Paolo Monti, sta andando avanti e ha iniziato a incontrare anche una serie di possibili investitori interessati a costruire la piscina con le onde per la pratica del surf.

Sono due le possibili strade per realizzare l’impianto che riqualificherebbe l’ormai ex-ippodromo livornese. La piscina potrebbe venir realizzata all’interno del più ampio progetto della Cittadella dello Sport oppure vivere di vita propria tramite il project financing. In entrambi i casi sarà realizzata comunque su iniziativa privata e senza alcun esborso di soldi pubblici. Dettaglio importante, visto che per la prima volta non si è mai stati così vicini alla costruzione di un impianto del genere in Italia.

Da quando la notizia è iniziata a circolare, poi, si è iniziato a discutere anche di alcuni aspetti tecnici e particolari; sui quali i progettisti adesso danno alcune spiegazioni. Ad esempio, la parte ‘storica’ dell’ippodromo non sarà demolita, distrutta né smembrata. Anzi, il galoppatoio e tutta la parte a servizio delle gare – tribune, biglietterie, bar eccettera – rimangono inalterati e verrano riqualificati; mentre le stalle saranno ridotte, ma resteranno presenti. D’altronde, il progetto non prevede nuove volumetrie, bensì solo il riuso di edifici esistenti e lo spostamento di alcuni spazi. Oltre alla piscina con le onde, poi, saranno costruiti tutti i servizi accessori di ospitalità e ricettività: foresteria per gli atleti, bar, ristoranti, scuola di surf, spiaggia attrezzata, bio piscina, negozi specializzati e uffici.

C’è poi la questione dei campi di calcio e per le altre discipline sportive. Che, ci tengono a far sapare i progettisti, al momento è solo una proposta. L’idea sarebbe quella di farne una ‘vera’ scuola di calcio aperta in modo particolare all’estero, sopratutto ai paesi nordici che spesso durante l’anno ‘migrano’ al Sud per permettere ai ragazzi di allenarsi in condizioni climatiche più ragionevoli.

Nella zona Nord dell’ippodromo, poi, sarà realizzato un campo di sabbia di 40 per 44 metri e in grado di accogliere tutte le discipline sportive su sabbia fino alle competizioni internazionali. A oggi l’unico campo di questo tipo è a Lignano Sabbiadoro e non a caso ospita tutte le manifestazioni più importanti.

Si tratta come si può comprendere di strutture a bassissimo impatto ambientale e scarsamente invasive anche da un punto di vista dell’altezza: quindi lo ‘skyline’ del Caprilli resterebbe tale e quale.

Francesco Meucci