Ceduto il Livorno: lo acquista il finanziere Esciua. Toccafondi: “Due anni belli”

L’ormai ex patron amaranto cede il passo e spiega il motivo in una conferenza stampa

Paolo Toccafondi (Foto Novi)

Paolo Toccafondi (Foto Novi)

Livorno, 7 aprile 2023 – “Abbiamo stabilito un contatto, poi c’è stata la cessione”. Così l’ormai ex presidente dell’Us Livorno Paolo Toccafondi nel passaggio al finaniere brasiliano Esciua dell’Us Livorno Calcio. Tra le due parti c’è stato un preliminare, poi un notaio certificherà il pagamento delle quote. Che salvo ritardi è stato anticipato dal 30 di maggio al 5 maggio.

“Perché come forse avete intuito – dice Toccafondi – esisteva un preliminare da parte di Esciuà. Che diventerà il legittimo proprietario del Livorno”.

Il presidente Toccafondi ha parlato in una conferenza stampa, spiegando per filo e per segno gli ultimi due mesi e le trattative che hanno portato al passaggio di mano.

“Sarò in carica comunque fino al 30 giugno – dice Toccafondi – Le promesse erano di non lasciare linee di debito e sarà così”. Sulla trattativa: “Ballavano centomila euro – dice Toccafondi – Non mi manca niente. Quando arriva una persona è evidente che bisogna dare l’esempio. Io ho regalato il Prato e questo l’ho imparato dal mio babbo. Lui quando non era presidente tutti gli anni prendeva una trentina di abbonamenti e li regalava”.  

Toccafondi è dunque andato incontro alla controparte nella trattativa. “Ma ora – dice Toccafondi – è giusto che la Livorno che conta stia vicino al Livorno. Serve che la Livorno che conta acquisti abbonamenti e che ognuno faccia la sua parte”. 

Di Esciua “posso parlare solo bene. Ha fatto un gesto importante versando una cifra. E’ una persona preparatissima con grande passione. Anche scaltro, e questo non guasta in un mare di squali come quello del calcio. Quando comprerà il Livorno dovrà comunque sborsare una cifra che è indice di solidità economica”.

Toccafondi, nel congedarsi dal Livorno ringrazia Enrico Fernandez Affricano, presidente onorario del club.

Ma anche tutto il resto della società, “Tutte persone che si sono spese per la causa amaranto. Ringrazio e saluto anche i giocatori, ma c’è un esempio che non si può non ricordare. Un ragazzo di 39 anni che ha fatto record di presenza del Livorno che è Andrea Luci. Non ricordo un esempio simile nella mia vita calcistica sotto tutti i punti di vista”.