Il Livorno da Toccafondi a Esciua per 650mila euro: passaggio ufficiale il 5 maggio

La società è stata venduta al finanziere anglo-brasiliano. La dirigenza non cambierà fino al prossimo 30 giugno

Paolo Toccafondi (Foto Novi)

Paolo Toccafondi (Foto Novi)

Livorno, 6 aprile 2023 – Paolo Toccafondi, dalla notte del 5 aprile, non è più presidente del Livorno. Toccafondi, “Paolino” per tutti a Prato da quando cominciò da ragazzo a familiarizzare con il mondo delle sane pedate, prima come raccattapalle al Lungobisenzio, poi come calciatore in tutta la Penisola, poi come presidente, ha formalizzato la cessione della società amaranto nelle ultime ore cedendola a un solido finanziere anglo brasiliano, Joel Esciua, che entrerà in ballo ufficialmente il 5 maggio prossimo.

Toccafondi resterà nominalmente presidente del Livorno fino al 30 giugno, perché vuole condurre la partita sino in fondo con la regolarità che gli è propria, senza ripicchi e becchi con la sola clausola di un “soggrillo” finanziario qualora il Livorno riuscisse a guadagnare la promozione.

Il prezzo di vendita della società è stato fissato a 650.000 euro e la comunicazione ufficiale avverrà venerdì 7 aprile alle 14,30 a Livorno, dove è in programma una conferenza stampa, con il saluto degli sportivi che fin da ora hanno inviato ringraziamenti al presidente uscente che li ha portati come promesso al suo arrivo dall’Eccellenza alla serie D. In ogni caso, ha salvato il calcio livornese dal fallimento.

Il fiuto di “Paolino”

Lo stesso sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha postato un comunicato sui social ringraziando per l’opera svolta da Toccafondi in questi due anni alla guida del Livorno. Paolo Toccafondi non ha certo l’aria dell’"adesso poveruomo" dello scrittore tedesco Hans Fallada, ora soprattutto che è riuscito a conseguire un’operazione finanziaria e politico-sportiva di notevole portata, che ne dimostra l’intelligenza e il fiuto sportivo.

E’ sempre stato abituato, del resto, anche quando le cose volgevano al peggio, a non guardare il fondo della pozzanghera ma l’azzurro del cielo che vi si specchia dentro. Dall’azzurro al biancazzurro il passo è breve anche nella prospettiva degli osservatori non disinteressati.

Ma Toccafondi su questo problema non accetta difformità: ha stretto la mano a Commini cedendogli il Prato Calcio a zero euro e lo saluta ancor oggi con il benaugurale "stai bene e icché ti manca compralo", continuando a tifare per il Prato che gli sta a cuore. Stefano Commini da parte sua prosegue la sua strada di progresso senza avventure con immutata stima verso il compare, ma con la volontà anche di riportare il Prato Calcio a traguardi consoni alle tradizioni biancazzurre con le proprie forze. Distinti e distanti, i due proseguiranno il loro cammino.

Roberto Baldi