Il Livorno cambia proprietario, Toccafondi: “Arriva Esciua, io rimarrò il primo tifoso”

Le parole del presidente, che resterà in carica fino al 30 giugno prima del definitivo passaggio di mano

Toccafondi durante la conferenza stampa (Foto Novi)

Toccafondi durante la conferenza stampa (Foto Novi)

Livorno 7 aprile 2023 - La notizia era nell’aria da giorni, ma adesso è praticamente ufficiale. Paolo Toccafondi nella prossima stagione non sarà più il proprietario dell’Unione Sportiva Livorno 1915.

Lo ha detto lo stesso presidente, che resterà in carica fino al 30 giugno, in un’emozionante conferenza stampa fatta di ricordi, promesse mantenute e ringraziamenti.

Prima di iniziare però ha voluto commentare la partita dell’US Livorno contro il Tau facendo una critica severa, ma costruttiva: «Ieri per la prima volta in due anni mi sono arrabbiato – ha detto - Non mi piace assolutamente l’atteggiamento della squadra così non lo accetto. Se qualcuno vuole smettere in anticipo ce lo faccia sapere che facciamo giocare i ragazzi della juniores».

Toccafondi poi ha parlato del nuovo acquirente Joel Esciua che tra meno di un mese sarà ufficialmente il nuovo proprietario dell’US Livorno: «Era già tra i papabili acquirenti due anni fa, abbiamo mantenuto i rapporti e adesso è sfociata in tutto questo – ha detto – Abbiamo sottoscritto una sorta di accordo preliminare che chiaramente dovrà trovare prosecuzioni con un appuntamento dal notaio per la cessione e il pagamento delle quote. Salvo ritardi è stato anticipato dal 30 di maggio al 5 di maggio».

Una trattativa veloce, come ammesso da Paolo Toccafondi, in maniera tale da permettere a Esciua di programmare la nuova stagione: «Sto mantenendo la promessa che non lascerò una riga di debito, siamo perfettamente in linea con i pagamenti e mi piace rimarcarlo – ha aggiunto – Con Joel mi piace pensare che abbiamo fatto un baratto, alla fine quando ballavano 100mila ho fatto una richiesta: essere il primo abbonato, per il prossimo anno voglio la tessera numero 1 e così ci siamo accordati».

Toccafondi poi si è rivolto ai tifosi, prima ringraziandoli per il supporto e poi, come da lui stesso pronunciato, alla Livorno che conta: «Prendere il Livorno per un livornese è complicato, ma fatelo un abbonamento da 100mila. Partiamo e diamo una mano a chi ci mette le risorse, facciamolo per chi spende quattro-cinquecento-mille euro per fare le trasferte – ha aggiunto sfogandosi – Conosco una sola persona che, da livornese, ha comprato cinque o sei abbonamenti: Stefano Bandecchi e per questo lo ringrazio. È giusto che la Livorno che conta faccia la sua parte».

SERIE D, le partite e la classifica

E ancora sempre su Joel Esciua: «Ho visto una persona che ha grande voglia, possibilità e grande passione per il calcio. Credo che le promesse fatte all’inizio siano state mantenute e questa era la mia preoccupazione. Adesso siamo una società strutturata ai limiti del professionistico e con un settore giovanile, quest’anno abbiamo 35 ragazzi tra prima squadra e settore giovanili di proprietà con un progetto da sviluppare con la PLS. Abbiamo vinto il campionato di Eccellenza, in Serie D dovevamo fare meglio».

E ancora, sempre sul nuovo proprietario amaranto: «Ha già fatto un gesto concreto versando una cifra, è una persona scaltra e preparatissima e questo non guasta in un mare di squali come è il mondo del calcio – ha aggiunto – Quando comprerà il Livorno dovrà sborsare una cifra che è indice di solidità economica, ma in questi giorni sia Jaconi, sia il sindaco che il dott. Claudio Puccetti hanno espresso parole favorevoli nei suoi confronti».

Toccafondi poi ha proseguito parlando degli inizi, quando non di amaranto c’era solo la passione: «Un’avventura nata dove non avevamo niente, solo la passione. Io ci ho messo impegno e soldi, ma ci tengo a ringraziare chi ha lavorato tutti i giorni, dal presidente Fernandez, a Massimiliano Casali, il marketing, gli addetti alle pulizie, l’area tecnica fino a chi il primo giorno dopo un 5e5 mangiato su sedie e cartoni dopo ha dipinto di amaranto le stanze degli uffici».

Una parentesi poi sui giocatori, ringraziati: «C’è un giocatore di 39 anni che si chiama Andrea Luci, non ricordo un esempio simile sotto tutti i punti di vista. In un mondo dove non ci sono bandiere, le poche che restano vanno tutelate in qualsiasi maniera - ha continuato ringraziando calciatori e una persona in particolare - Ringrazio Cristiano Lucarelli che quando gli ho detto che era fatta mi ha tirato una fucilata dicendomi ‘Mi dispiace perché ho perso un presidente, ma ho trovato un amico’ – ha aggiunto con le lacrime agli occhi – Ringrazio anche tutti i tifosi amaranto, ricevere messaggi e saluti è la più grande soddisfazione, mi dà la certezza che ho operato bene da una persona corretta e ho dato una mano per quello che sarà il futuro del Livorno. Ora che me ne vado mi metto la sciarpa».

Filippo Ciapini