Pielle con Mestre, Libertas a Desio: è la sera del dentro o fuori, in gara 4 non c’è alternativa alla vittoria

Entrambe le squadre sono sotto per 2-1, vediamo come si presentano agli incontri. Palla a due a partire dalle ore 21

Tifosi Pielle e tifosi Libertas (Foto Novi)

Tifosi Pielle e tifosi Libertas (Foto Novi)

Livorno, 22 maggio 2023 – Sarà una serata da dentro o fuori, questa, per la Libertas e la Pielle. Dentro o fuori dai playoff della Serie B. Gara 4 è lo spartiacque: in caso di vittoria, l’orizzonte si spalancherà sulla speranza di gara 5, in caso di sconfitta la stagione si concluderà qui. La Libertas gioca a Desio ed è sotto di 2-1; la Pielle gioca con Mestre al PalaMacchia ed è anch’essa sotto per 2-1. Non ci sono alternative alla vittoria. Palla a due dalle ore 21.

Qui Pielle

Difficile, quasi impossibile, per chi era presente al palazzetto per gara 3 tra Pielle e Mestre, archiviare in sole 24 ore le emozioni e le fibrillazioni di una partita risoltasi nel punteggio (ma non nella serie) soltanto grazie al golden buzzer di Giovanni Lenti, centro (gravitazionale) dell’Unicusano che a 2’’ dalla sirena ha piazzato il tap-in del 76-74, svettando più in alto di tutto e tutti, per regalare la vittoria ai suoi compagni e forzare la serie di questa semifinale playoff sul 2-1 anziché sul 3-0 a favore dei veneti.

Commentatori ed esperti di pallacanestro sanno però che, anche dopo una partita di imperitura memoria («for the ages», come direbbe Flavio Tranquillo in una delle sue telecronache) e nel bel mezzo di una serie playoff, è necessario resettare, ripartire da 0-0 al termine di ogni singola partita.

Pielle-Mestre (Foto Novi)
Pielle-Mestre (Foto Novi)

Stasera quindi la PL torna in campo per gara-quattro, alle 21, per il secondo elimination game consecutivo, con l’intento di forzare ancora di più l’inerzia della serie, sul 2-2, per andare a giocarsi eventualmente la bella, gara-cinque, al Taliercio di Venezia. La ricetta con cui approcciare il secondo confronto su terra livornese tra le due compagini è fornita direttamente da Marco Cardani, allenatore e guida tecnica di Lenti e compagni: «Mettere in campo la stessa voglia di vincere la partita come dimostrato in gara-tre».

Cardani è fiducioso e avverte per primo la delicatezza del momento, nonché la potenza emotiva che una vittoria del genere, stando all’epilogo di gara 3, potrebbe aver avuto sulle sorti di gara-quattro di stasera: «Per tenere alto il morale dei ragazzi, – ci ha detto Cardani - in questi giorni avevo parlato loro di turning point. Sapevamo di essere con le spalle al muro, con il fattore campo contro e falcidiati da infortuni che ci hanno privato di due dei nostri migliori giocatori e punti di riferimento nello spogliatoio. La nostra voglia di vincere però era troppo forte, sostenuti da oltre 2000 tifosi al palazzetto. Gara-tre posso dire che l’abbiamo vinta in 2012».

Una cosa è certa, anche stasera il PalaMacchia si preannuncia sold-out, teatro quindi perfetto per un’altra impresa tutta da vivere, perchè la Pielle, arrivati a questo punto, ha dimostrato di essere proprio dura a morire.

Qui Libertas

«Se vogliamo avere qualche speranza di vincere, molto deve partire dal cambio di atteggiamento da parte nostra». Come a dire: dopodiché ci sarà spazio per gli accorgimenti tattici e tecnici; ma senza la giusta «attitudine» nel basket di post season, quando il gioco si fa duro, si torna a casa. Questa in buona sostanza potrebbe essere la sintesi estrema, con tanto di virgolettato, dell’Andreazza pensiero.

Anche la Libertas, come i cugini rivali della PL, affronta stasera alle 21, al PalaMoretto di Desio, un elimination game, trovandosi in svantaggio 1-2 nella serie con la RImadesio. Fatale potrebbe essere stato il ko di gara-tre al Pala FitLine in Brianza di domenica (85-71), quantomeno per il modo in cui gli amaranto hanno perso la partita. Gara-tre infatti è sembrata la fotocopia di gara-uno: Desio sfrontata e imprevedibile, Libertas in affanno, nervosa e molle in difesa. Fratto espulso in gara 1, Forti espulso in gara 3. Non una coincidenza, né tanto meno frutto di chiamate arbitrali ogniqualvolta scellerate.

Desio Libertas
Desio Libertas

La Libertas rischia di perdere una serie per colpa dei nervi e del suo carattere, dal momento che le qualità nessuno osa metterle in discussione, tanto meno quelle degli intoccabili Fantoni, Lucarelli, Ricci ecc…Adesso però è giunto per loro il momento di caricarsi la squadra sulle spalle e riportarla sulla retta via, pareggiando stasera i conti per giocarsi la bella in Toscana (PalaMacchia o PalaTenda che sia).

Serve la Libertas schiacciasassi vista in gara 2 e questo coach Andreazza lo sa bene: «La prestazione di gara-tre è stata insufficiente. Abbiamo commesso gli stessi errori di gara-uno, andando troppo a terra, protestando ad ogni fischio, subendo troppo la loro fisicità, cosa che non era minimamente successa in gara-due. Ancora una volta quindi siamo costretti a rincorrere, e a resettare per capire che se vogliamo venire fino a Desio e vincere contro una squadra che gioca con grande confidenza, fluidità, Non si può ancora subire 85 punti. In caso contrario, è giusto che siano loro ad andare avanti, e noi ad alzare bandiera bianca. Non è questa però la nostra strada, conoscendo i miei ragazzi, l’ambiente, la piazza, la società e i nostri tifosi. Lavoreremo col poco tempo che abbiamo a disposizione per capire come affrontare meglio alcune situazioni. Sicuramente però, molto deve partire dal cambio di atteggiamento da parte nostra».

Francesco Ingardia